Un festival attento alla natura e rispettoso verso il pianeta. Giuseppe Cerreta ci racconta l’impegno ambientale.
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Trascrizione:
Nel cuore de Il Primo Maggio in Ritardo batte un impegno profondo per la terra, perché si sa, la natura è il palcoscenico più grande che abbiamo. Giovani e consapevoli, gli organizzatori si sono dati una missione: rispettare il nostro unico pianeta.
Dal 2022, l’Arena Madonnelle non è solo il palcoscenico di emozioni, ma anche un simbolo di impegno ambientale. Recuperata con amore e dedizione, quest’area, ora rinata, è restituita alla comunità senza lasciare traccia di rifiuti.
Il giorno dopo il concerto, inizia un’opera di pulizia che va oltre la routine. Il “ripasso” non è solo un termine, ma un impegno concreto. I volontari, gli stessi che danno vita al festival, si dedicano a una pulizia totale dell’area. Ogni pezzo di rifiuto è raccolto con cura, ogni traccia di festa è cancellata, e l’Arena Madonnelle ritorna al suo splendore originario.
Questo non è solo un festival, ma un’iniziativa che ispira cambiamenti, dimostrando che la passione per la musica può coesistere con un profondo rispetto per la terra. Il Primo Maggio in Ritardo non è solo un evento, ma un messaggio chiaro: la bellezza della musica può essere in armonia con la bellezza del nostro pianeta.
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